venerdì 15 gennaio 2010

Sicurezza e decoro urbano: Mollicone e Tozzi (PDL)

Patto per l'Esquilino, accelerazione su sicurezza e decoro urbano


Da Mollicone.it

Ne abbiamo parlato pochi giorni fa da questo stesso blog, delle problematiche che affliggono il rione Esquilino e che l’Amministrazione capitolina dopo anni di malgoverno di sinistra, cerca di sanare. Il percorso è lungo e articolato ma la nostra tenacia lo è di più. Come membro della commissione Sicurezza del Comune di Roma, insieme al collega del Municipio I Stefano Tozzi, ho chiesto al delegato per la Sicurezza Giorgio Ciardi e al Gabinetto del sindaco, la convocazione di un tavolo interassessorile che coinvolga anche il delegato per il Centro Storico Dino Gasperini, per verificare lo stato di realizzazione del Patto per l’Esquilino approvato dal Consiglio comunale tra le sue prime delibere, e accelerare sul contrasto al degrado ambientale che seppur già combattuto in alcune zone del rione, si è purtroppo spostato nelle vie limitrofe, a piazza Vittorio e nei giardini Nicola Calipari. Oggetto del tavolo, sarà verificare la necessità di un’ordinanza specifica per l’attivazione di una presenza interforze antibivacco e di un intervento specifico di riqualificazione da parte dell’Ama, degli assessori all’Ambiente, del Commercio e degli uffici del Decoro Urbano. In riferimento infine alla preannunciata manifestazione organizzata da alcuni esponenti locali del Pd a piazza Vittorio, non possiamo che considerarla “omeopatica”, visto che intendono denunciare un degrado di cui la sinistra è artefice storica e di fronte al quale dovrebbero rimanere in silenzio per i prossimi dieci anni. Un’iniziativa inoltre assolutamente strumentale, data la scandalosa latitanza dell’assessore municipale all’Ambiente, Francesca Santolini, distintasi fin dal suo insediamento per l’assoluta assenza di iniziative e provvedimenti sul tema.

mercoledì 13 gennaio 2010

Piazza Pulita

Piazza Vittorio

Via Crescimbeni e Via Ludovico Muratori

Esquilino, non daremo tregua al degrado

da Mollicone.it

Il lavoro di riqualificazione del rione Esquilino, dopo quindici anni di malgoverno delle giunte di centrosinistra, richiede sicuramente un lungo periodo e molti sforzi e si potrebbe fare un bilancio delle iniziative prese solo alla fine dei cinque anni della sindacatura di Alemanno. Molte azioni sono state già condotte in quei luoghi, anche su nostra proposta. Raccogliamo in questi giorni dopo una visita in via Buonarroti e nelle strade limitrofe a Piazza Vittorio, la richiesta di aiuto che proviene dal comitato spontaneo dei cittadini di questo versante del I Municipio che lamentano l’insopportabile presenza di posteggiatori abusivi e di extracomunitari ubriachi e senza fissa dimora, che creano non solo insicurezza ma anche forte degrado ambientale. Nei prossimi giorni scriverò al Prefetto attraverso il Gabinetto del sindaco al fine di attuare un efficace piano antidegrado e verificare lo stato di realizzazione del Patto per l’Esquilino. Non daremo tregua al degrado e all’insicurezza, e continueremo a lavorare allo scopo di garantire la dovuta qualità della vita di chi abita in questo quadrante di Roma, che sebbene oggi sia indiscutibilmente più controllato rispetto al passato, presenta ancora delle situazioni come quelle segnalateci dai cittadini.

mercoledì 6 gennaio 2010

Nel loro ricordo

Piazza Vittorio, tutelare i reperti completando il palazzo

da Mollicone.it

Le recenti strutture archeologiche ritrovate durante i lavori di costruzione di un nuovo edificio a Piazza Vittorio, si collegano a quanto era stato scoperto nel 2006 durante i lavori di ammodernamento della linea A della metropolitana. Già allora risultava che i resti erano degli Horti Lamiani o Villa degli Aelii Lamiae, una delle più importanti e fastose residenze imperiali tanto amata da Caligola. Come presidente della commissione Cultura del Comune di Roma, non posso che condividere l’appello di Italia Nostra per la tutela dei ritrovamenti rinvenuti, ma non possiamo dimenticare che la costruzione del quarto lato del palazzo di piazza Vittorio, seppur con un progetto esteticamente molto discutibile, è strategica per la riqualificazione dell’intera piazza e dell’Esquilino, in virtù degli oneri concessori previsti, ma soprattutto dell’impegno del presidente dell’Enpam che abbiamo incontrato nei giorni scorsi, a garantire vigilanza e decoro non solo ai portici del proprio palazzo, ma a tutta l’area. Interventi che, uniti ai lavori di riqualificazione del verde che partiranno a gennaio dentro la piazza, a quelli dell’area archeologica di via Statilia, e del punto verde di ristoro all’interno della piazza, garantirebbe una visibile riqualificazione del territorio e anche maggiore decoro. La commissione Cultura proporrà un tavolo di incontro che coinvolga il dipartimento VI, le Soprintendenze e la proprietà per capire come si possano tutelare e rendere visitabili i resti, mantenendo una quota di parcheggi con operazioni di museificazione a vista, come accaduto nel caso del drugstore di via Portuense e dell’Es sempre all’Esquilino.

Telenovela Via Paolina verso la risoluzione?


Intervista + articolo tratto dal blog Degradoesquilino.com
Pare che alla domanda del titolo si debba rispondere di sì. Ci racconta tutta la vita (per fortuna non la morte) e soprattutto i miracoli di questa strada il capogruppo del Pdl al Primo Municipio Stefano Tozzi. Perché i miracoli? Perché per una volta la collaborazione tra maggioranza, giunta e opposizione ha sortito l’effetto di centrare il risultato: una strada massacrata da un cantiere infinito verrà riconsegnata ai cittadini e verrà riqualificata secondo gli standard che-piacciono-a-noi (e che sono la norma in tutti i posti civili) dopo oltre sei anni di passione. Ecco l’intervista.

Via Paolina: un po’ di storia. Cosa diamine è successo in questi anni?

La strada fu chiusa alla fine del 2003 perché era necessario cantierizzare la gru a servizio dell’area di cantiere. I lavori appaltati dal Ministero delle Infrastrutture prevedevano la realizzazione di un parcheggio a servizio del Nucleo Regionale di Polizia Tributaria. Tale appalto è stato classificato NOS (nulla osta segretezza) in quanto attinente una caserma.

Quanto dovevano durare i lavori?
Due anni.

E invece?
E invece a seguito di rinvenimenti archeologici il cantiere è stato fermo fino ad oggi. La strada è stata chiusa interamente ed è stato lasciato solo un passaggio pedonale (illuminato a seguito delle richieste dei cittadini) su un lato.

Con quali conseguenze?
Le conseguenze negative sono state quasi immediate. La notte bivacchi e sbandati a tutto spiano. Ci si veniva a drogare tranquillamente complice anche la scarsa illuminazione della strada. La pulizia lasciava a desiderare. Ho sollecitato per anni l’AMA per interventi straordinari che devo dire venivano effettuati.

Il Municipio in questi anni ha cercato di ottenere indicazioni sulla fine dei lavori?
Per la particolarità del cantiere, che appunto era secretato, era difficile avere notizie. Devo dire che il Municipio ha manifestato assoluta latitanza e insensibilità al riguardo. Presentai anche degli atti in consiglio la scorsa consiliatura ma sono caduti tutti nel vuoto. La svolta si è avuta con il nuovo Assessore ai LL.PP. Trombetti che su mia sollecitazione mi ha “incaricato” di seguire la vicenda. Questo è stato uno dei rari esempi di reale e sana collaborazione istituzionale tra maggioranza e opposizione.

Ultimamente la svolta: si è ottenuto che la stessa ditta che ha tenuto bloccata la strada per anni, la riqualifichi. Come è andata?
Come dicevo avendo avuto carta bianca da Trombetti ed avendo io personalmente rapporti istituzionali con il Provveditorato mi sono fatto parte diligente per sollecitare un intervento che talaltro è previsto da Capitolato. La ditta che cantierizza infatti deve lasciare lo stato dei luoghi così come lo ha trovato. Molto spesso capita che ciò non avvenga per tanti motivi. Stavolta grazie anche alla collaborazione fattiva del Ministero e dell’Ufficio Tecnico del Municipio che devo dire si è comportato egregiamente, pare che si possa realizzare qualcosa di buono. La ditta infatti dovendo ancora fare uno scavo di imbocco in fogna dovrà ripristinare il selciato mettendolo a regola d’arte.

E’ stato redatto un progetto in tal senso?
Sì. Dovendo rifare i marciapiedi si è pensato di allargarli come da normativa a m 1,20 precedentemente erano a cm 80. Si metterà in sicurezza la strada per i pedoni con pali parapedonali.

Ciò che caratterizza Via Paolina è la fontanina del Ginesi posta all’inizio della strada verso Santa Maria Maggiore: come verrà sistemato questo angolo?
La fontana è il vero fiore all’occhiello della strada e la sua valorizzazione è condizione imprescindibile per la riqualificazione della stessa. L’angolo della fontana aveva avuto un primo intervento con due paletti che si sono dimostrati insufficienti (vedi l’articolo su Degrado Esquilino, ndr). Il progetto che sarà portato avanti dal Municipio in collaborazione con la Soprintendenza Capitolina prevede quindi la pulizia con il restauro, l’allargamento del marciapiede con le famose orecchie e il posizionamento di due colonnine di travertino con una sbarra di ferro per valorizzare la fontana. Il progetto è stato presentato dal sottoscritto in un’assemblea pubblica ai cittadini ed ha riscosso notevoli consensi.
A completamento di questi puntuali interventi sono previste altre riqualificazioni nel micro-quadrante in questione?

Si interverrà anche per posizionare un corrimano in ferro sulla scalinata che da Via dei Quattro Cantoni scende verso Via Cavour per mettere in sicurezza la stessa. Questo intervento che è stato molto apprezzato specialmente dagli anziani, è previsto a carico del Municipio che attraverso l’Ufficio Tecnico ha già provveduto a fare il progetto e l’ordine.

Incontro con i cittadini